Testo della News:
Sono ufficialmente iniziati oggi i lavori di restauro conservativo del “Fercolo del SS. Cristo Flagellato alla Colonna”, collocato all’interno della Cappella omonima presso la Basilica di S. Maria Maggiore in Ispica. L’intervento, il cui progetto è stato redatto dalla dott.ssa Valeria Mallia e approvato dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa in data 27 novembre 2024, sarà interamente finanziato dall’Arciconfraternita con le economie fatte dal 2021 a oggi sulle offerte dei fedeli del SS. Cristo. I lavori sono stati affidati all’impresa “Methodos di Valeria Mallia” di Modica con contratto di appalto del 21 dicembre scorso e dovranno essere completati improrogabilmente entro il 27 marzo 2025.
I lavori di restauro del “Fercolo”, la cui durata è stata fissata in giorni novanta naturali e consecutivi a partire dal momento della loro effettiva consegna, consistono in
- operazioni di consolidamento di pellicola pittorica, strati preparatori e del supporto, con ristabilimento della coesione e dell’adesione mediante applicazione di adesivo sintetico o di origine animale;
- operazioni di disinfezione da attacchi di microrganismi e disinfestazione da attacchi di insetti xilofagi e trattamento del legno di supporto con sostanze biocide per la prevenzione e l’eliminazione di attacchi di microrganismi e di organismi biodeteriogeni;
- pulitura chimica e/o meccanica del retro del supporto, con rimozione meccanica di depositi incoerenti (polveri, particellato atmosferico), di sostanze sovrammesse quali depositi coerenti ed aderenti, incrostazioni, cataboliti di animali, sostanze organiche, ecc., di materiali applicati al supporto provocanti fenomeni di degrado o ostacolo al naturale movimento del legno (chiodi, viti, ecc.) e con rimozione chimica di sostanze sovrammesse quali polveri grasse, sporcizia e fumi, vernici protettive o fissativi alterati;
- ridipinture a base di resine naturali o sintetiche: strati sottili o poco induriti, a tamponcino e pennello;
- fase finale di rifinitura meccanica della pulitura mediante rimozione a bisturi di eventuali residui particolarmente compatti e aderenti al substrato, da eseguirsi, se necessario, dopo la pulitura effettuata con solventi o soluzioni basiche;
- rimozione meccanica di stuccature anche debordanti, eseguite con materiali diversi durante precedenti interventi di restauro non più idonee a causa dello stato di conservazione e/o dei materiali costitutivi, da eseguire con bisturi;
- reintegrazione plastica in mancanza di parti strutturali di polittici o cornici non ripristinabili attraverso le operazioni di risanamento del legno di supporto: in stucco o balsite;
- riempimento delle lacune del legno di supporto al di sotto degli strati preparatori mediante applicazione a spatola di stucco;
- stuccatura delle lacune degli strati pittorici e rasatura delle stuccature mediante applicazione a spatola e rasatura con bisturi e carte abrasive;
- ripristino delle dorature in presenza di abrasioni e lacune, mediante applicazione di foglia d'oro con appretto a bolo e di foglia d'argento, con o senza mecca, con appretto a bolo;
- rigenerazione della vernice originale opacizzata per il ristabilimento del corretto indice di rifrazione della superficie.
“Come è facile intuire da questa, sia pur molto sintetica, descrizione dei lavori di restauro, si tratta – ha dichiarato il presidente Piero Rustico - di un intervento complesso ed estremamente delicato sul fercolo del SS. Cristo alla Colonna. Lo abbiamo affidato a una restauratrice di grande bravura e di provata esperienza, la quale, dopo uno studio minuzioso e molto approfondito, ci ha presentato un progetto di restauro conservativo, che ha avuto la piena approvazione dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Ragusa, alla quale compete l’Alta Sorveglianza sullo svolgimento dei lavori. Questo restauro renderà, ne sono certo, il Giubileo ordinario del 2025, con la tradizionale discesa del venerato Simulacro alla Cava il Giovedì Santo, ancora più memorabile”.
   
     
 
 
 
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