IL GIURAMENTO DEL SINDACO PIERO RUSTICO NELLA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Testo della News:
Si è svolta stamane, presso l’auditorium ‘Madre Crocifissa Curcio’, la prima seduta del neo eletto Consiglio comunale, presieduta da Massimo Dibenedetto, consigliere anziano per preferenze individuali.
Dopo aver espletato le operazione di convalida e di surroga dei consiglieri dimissionari Serafino Arena, Gianni Tringali e Donato Bruno, nominati assessori nella mattinata di ieri dal sindaco Piero Rustico, il sindaco Piero Rustico ha giurato dinanzi al Consiglio ed ha tenuto un breve discorso augurale.
In seguito, si è proceduto alla elezione del Presidente del Consiglio comunale e del suo vice: si tratta, rispettivamente, di Carmelo Oddo, eletto nella lista civica ‘Ispica Domani’, e di Patrizia Lorefice, votata tra le fila della lista “Alleanza Azzurra per Ispica”.
La civica assise, pertanto, risulta così composta: Carmelo Oddo (Presidente), Patrizia Lorefice (vice Presidente), Massimo Di Benedetto, Carmelo Padova, Anna Infanti, Pietro Zocco e Massimo Donzello (Popolo della Libertà), Giambattista Genovese, Giovanni Lauretta, Carmelo Fidelio, Giuseppe Quarrella e Salvatore Spatola (‘Rustico Sindaco’), Mario Santoro e Concetto Sessa (‘Sviluppo e solidarietà per Ispica’ – Popolari Liberali), Cesare Pellegrino e Paolo Monaca (Unione di Centro), Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo (Partito Democratico), Salvatore Rustico e Biagio Solarino (‘Libertà e Buon Governo’).
“Il Consiglio comunale trova il suo ruolo principe nel sistema della rappresentanza democratica della città, ma è soprattutto il luogo del confronto e della pratica quotidiana della democrazia. Auguro ai venti neo Consiglieri di svolgere il loro fondamentale compito con impegno e responsabilità, – ha auspicato il sindaco Rustico – e di cooperare proficuamente con l’Amministrazione comunale, affinché il percorso virtuoso e costellato di successi intrapreso cinque anni orsono possa proseguire spedito e garantire benessere e prosperità alla collettività ispicese che essi rappresentano”.