Testo della News:
Il Pdl guadagna voti. E consensi nel Paese. La sinistra li perde. Questa, al di là di ogni percentuale nei sondaggi e ogni polemica di giornata, è la fotografia della campagna elettorale. Ricordate? In campo c’era il solo Pd che faceva e disfaceva alleanze con la stessa disinvoltura e sicurezza con la quale annunciava una vittoria “totale”. Bersani aveva pronto “uno squadrone di governo che avrebbe rivoltato l’Italia come un calzino”.
I numeri di partenza davano un Pd, da solo, oltre il 35 per cento: beneficiava della ribalta mediatica delle primarie nonché della popolarità di Matteo Renzi. Assieme al Sel di Nichi Vendola veleggiava sopra al 40 per cento. Ma già qui c’era il grande inganno ed il presupposto della discesa della sinistra: Renzi convinceva perché era simile ai socialdemocratici europei, ma Bersani si è comportato da vecchio comunista cercando i suoi alleati a sinistra salvo coprirsi con microscopiche foglie di fico.
Quanto al centrodestra, aveva qualche problemino, con l’alleanza di sempre con la Lega in bilico e dentro al Pdl le incertezze su chi dovesse guidare la coalizione. Ma, come insegna la storia, l’unica cosa di cui si deve aver paura è la paura.
Silvio Berlusconi non ha avuto paura di ridiscendere in campo, il Popolo della Libertà lo ha seguito ritrovando tutte le sue anime in un patto di concordia. Non c’è stata nessuna diatriba di potere ma un grande rispetto dei ruoli. Con la Lega è stato ritrovato l’antico sodalizio grazie anche al feeling tra Umberto Maroni e Angelino Alfano. Risultato: ora il centrodestra è a pochissimi punti dalla sinistra su scala nazionale, mentre per il Senato si può considerare acquisito che la sinistra non avrà la maggioranza per governare perché le regioni chiave torneranno dalla parte della destra.
Aver bloccato la sinistra è già un ottimo risultato, ma non è ancora tutto. L’obiettivo è vincere, e nulla di ciò che è accaduto in questo mese ci sarebbe stato se si fosse riusciti a riportare dalla parte della destra la cosa più preziosa: la gente. Mentre la sinistra parlava agli apparati - alleati, segretari locali, assessori, Cgil – il centrodestra si è rivolto come sempre all’opinione pubblica. Mentre Bersani non fa che supplicare patti di desistenza a sinistra come a destra (ieri Igroia, oggi Albertini), il centrodestra ha elencato precise misure di governo, a cominciare dall’abolizione dell’Imu sulla prima casa. Mentre il Pd perde le staffe sullo scandalo del Monte dei Paschi che lo riguarda da vicino, il centrodestra strumentalizza nulla, e non ha nulla da nascondere.
Ecco perché il centrodestra sta andando avanti, ecco perché la sinistra va indietro, giorno dopo giorno. Il programma del centrodestra è chiaro. I patti sono alla luce del sole. Quello che farà il centrodestra è garantito da ciò che ha sempre fatto. Nulla di tutto questo accade a sinistra: nessun programma se non la certezza di altre tasse e della patrimoniale; nessun accordo alla luce del sole, solo un grande nervosismo, le minacce di “sbranamento” di Bersani, le liti interne infinite. Un film che si è già visto, il film di sempre.
   
     
 
 
 
Pagina stampata da
http://www.pierorustico.it/news/news.php?view=758