Si è svolta ieri sera alle 18.30 nell’auditorium “Madre Crocifissa Curcio” la cerimonia celebrativa del cinquantesimo anniversario della Biblioteca Comunale dedicata a Luigi Capuana che dall’allora Spaccaforno trasse la trama del suo romanzo “Profumo”.
Nel corso della cerimonia sono stati ripercorsi i primi 50 anni dell’importante istituzione: dal discorso inaugurale pronunciato il 19 dicembre del 1957 dal sindaco del tempo Dioniso Moltisanti ad oggi. E quindi dal risultato del certosino lavoro di riordino della biblioteca distrutta dagli eventi bellici compiuto dai giovani Rosa Fronterrè Turrisi, Gaetano Gangi e Gina Capasso dopo l’invito del sovrintendente bibliografico della Sicilia Orientale Andrea Cavadi nel 1947 di ricostruire la biblioteca, allo stato attuale. La biblioteca vanta un patrimonio librario di 23.068 volumi e una media annua di oltre 5000 prestiti e di oltre 12.000 utenti, ha messo in rete i suoi cataloghi, offre un efficiente servizio internet da oltre dieci anni, possiede una ricchissima e aggiornata sezione periodici ed è un punto di riferimento per tutti i comuni del comprensorio.
L’omaggio alla biblioteca è stato abbinato ad una riflessione sulla figura poliedrica di Luigi Capuana.
Gli interventi ufficiali sono stati effettuati dal sindaco Piero Rustico, dall’assessore alla cultura Marisa Moltisanti e dal presidente del comitato di gestione Franco Fronte. Relatori sono stati invece il direttore del servizio Beni Bibliografici e Archivistici Melina Prestipino e l’ex preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Catania Nicolò Mineo.
I siparietti musicali sono stati affidati al flauto di Giuseppe Iozzia e alla chitarra di Paolo Rizza. A fare da cornice alla cerimonia un’esposizione bibliografica delle edizioni del XVI, XVII e XVIII del fondo antico della biblioteca tra le quali sono comprese quella del Libro delle messe di Palestrina edito a Roma nel 1570-1572 e arricchito da miniature, quella del dizionario storico edito a Lione e Amsterdam nel 1688 e quella della Biblia sacra in folia edita a Lugduni nel 1569.
“La cerimonia - hanno spiegato stamattina il sindaco Piero Rustico e l’assessore alla cultura Marisa Moltisanti – ha voluto essere un momento per celebrare e per riconsegnare alle giovani generazioni un valore, un prestigio, un tassello di storia della nostra città”.