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    23.10.2007 - ISPICA SARÀ PRESTO LA CULLA DELLO CHARRY MUSIC TOMATO
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    Le metodologie e i primi risultati della singolare sperimentazione avviata nelle serre di ciliegino in contrada Marabino sono stati ieri al centro di un incontro tra il sindaco Piero Rustico, l’amministratore unico della azienda agricola Natura Iblea Roberto Giadone e il responsabile di produzione Rosario Rabbito.
    Da 18 mesi infatti l’azienda sottopone ogni giorno ben 20 mila metri quadrati di coltivazione in serra di ciliegino a irradiazioni musicali per tutte le otto ore del ciclo fotosintetico, utilizzando un impianto di diffusione che assicura uniforme ricezione in decibel a ogni filare e a ogni pianta.
    La sperimentazione, importata a Ispica dagli Stati Uniti in cui è iniziata negli anni ’60 ed è stata accolta oltre che in alcune produzioni agricole anche in alcuni allevamenti di mucche da latte, si inserisce essenzialmente nella creazione di un rapporto armonico tra la pianta e l’ambiente in cui cresce, rapporto che secondo recenti studi, in primis quelli effettuati da importanti università olandesi, salvaguarderebbe le piante da stress e malattie, giovando sia alla qualità che alla quantità della produzione.
    Nelle serre ispicesi di “Natura Iblea”, il processo sperimentale è regolato da un disciplinare di produzione in collaborazione con tecnici dell’Università di Palermo e prevede l’alternarsi, secondo precise periodizzazioni e pianificazioni musicologiche, di irradiazioni di musica pop (precisamente il genere “non gridato”), di musica etnica, in particolare quella siculo-mediterannea ( importanti i risultati ottenuti con gli Agricantus) e infine di musica classica, senza o con accompagnamento di parole, trasmessa quotidianamente dalla nota Radio Tre.
    Dal confronto delle analisi compiute in laboratorio sui pomodorini maturati tradizionalmente nelle serre e sui i pomodorini maturati a suon di musica, il cosiddetto charry music, è emersa, soprattutto dopo le somministrazioni di musica classica, una differenza sostanziale dei due prodotti registrata attraverso l’esame di molti parametri. In particolare nello charry music si è praticamente raddoppiato il contenuto del lycopene, prezioso antitumorale, è stato accertato il 20% di zucchero in più attraverso il brix test relativo al gusto ed è stato individuato, attraverso il pannel test, uno stress minore e uno stato di salute della pianta maggiore sia nell’apparato radicale che in quello floreale.
    La sperimentazione dovrebbe concludersi nel dicembre 2008 dopodichè l’azienda potrà fregiarsi del brevetto e depositare la procedura all’albo delle produzioni nazionali e Ispica sarà riconosciuta come la culla dello cherry music tomato.
    All’incontro con Giadone e Rabbito a Palazzo di Città è seguita la visita del primo cittadino all’azienda in cui le serre dello charry music sono state abbinate ad un progetto di turismo integrato attraverso la realizzazione di un relais che valorizza la torre medievale della contrada Marabino e una serie di percorsi enologici che fanno capo a importanti circuiti regionali e nazionali di degustazioni di vini.
    L’azienda infatti vanta prestigiosi riconoscimenti per i neri d’avola D.O.C Eloro, per uno chardonnay I.G.T e per un moscato di Noto D.O.C, il Moscato della Torre, che lo scorso anno ha partecipato alla finale dei tre bicchieri nella Guida del Gambero Rosso.
    Il sindaco si è congratulato con i responsabili dell’azienda sia per il progetto di sperimentazione agricola portato avanti sia per la particolare e modernissima proposta di turismo integrato elaborata mettendo insieme storia, natura, enologia e agricoltura biologica.
    «Scommettere sull’innovazione e puntare all’eccellenza nella produzione come nel turismo - ha commentato il primo cittadino - significa non solo essere competitivi ma anche esaltare il territorio e le sue risorse, promuoverlo e valorizzarlo: per questo a nome della città vi esprimo un forte ringraziamento e vi auguro grandi successi».




     


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