22.02.2013 -POLITICA – Alfano: garantiamo crescita e lavoro
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“La nostra percezione è che possiamo vincere con pienezza sia alla Camera che al Senato. Ho girato tantissimo in questi giorni, è tornato l’entusiasmo”. Così il segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano. “Noi pensiamo di arrivare primi. Monti, secondo gli ultimi sondaggi pubblicati, è certamente quarto, quindi ultimo. Ha mai visto uno smottamento dei primi a favore degli ultimi? È più facile il contrario...”. Risponde così quando gli chiedono se in caso di sconfitta il Pdl possa subire uno ‘smottamento’ a favore dei ‘montiani’. C’è il rischio che la legislatura duri poco e si debba tornare al voto? “Se vincerà la sinistra il governo sarà instabile, se vinceremo noi, sarà stabile”. Assicura poi che il Pdl è forte anche in Europa, nell’ambito della famiglia popolare europea: “Vale la severa regola dei numeri in Europa. Conta chi ha più voti in rappresentanza del Ppe. Noi avremo molti più voti di Monti e quindi conteremo molto di più anche in Europa. Noi vogliamo far contare di più l’Italia in Europa, mentre Bersani e Monti vogliono far contare di più l’Europa in Italia...”. Quale ‘montiano’ vorrebbe nel Pdl? “Votare Monti è un modo diverso di votare Bersani”, replica Alfano che aggiunge: “Noi diciamo a chi ha in mente di votare Monti che votando il premier uscente significa non dare al Professore nessuna chance di governare, ma aiutare Bersani se vince malamente... Gli unici moderati alternativi alla sinistra che hanno una chance di andare al governo siamo noi”. “Votare Monti – prosegue - non gli dà alcuna chance di governare perché è quarto o ultimo. Nel contesto politico attuale, votare Monti significherebbe aiutare Bersani se dovesse vincere malamente o litigare subito con Vendola. L’unica chance che gli italiani hanno per evitare che la sinistra vada al potere, è non votare Monti”. “Non abbiamo la possibilità di collaborare in futuro con Monti, perché i nostri programmi sono incompatibili”. E ricorda di aver sentito l’ultima volta il Professore solo “una ventina di giorni fa, a proposito della vicenda del Mali”. Sul futuro premier in caso di vittoria: “Non è il momento di parlare di candidato premier, vediamo cosa succederà dopo il voto, ora è il momento di concentrarsi sui valori e i punti del programma elettorale”. Riferendosi poi alle varie aperture arrivate dagli altri partiti solo con l’esclusione dell’ex premier, dichiara: “Il Pdl è il partito fondato da Berlusconi e Berlusconi è il suo leader indiscusso e riconosciuto da tutti. Quindi, è un espediente retorico, un giochino ipocrita tentare di ragionare con il Pdl che non sia Berlusconi”. Su un ipotetico candidato al Colle, dice: “Noi abbiamo dentro il Pdl senz’altro delle personalità di spicco, ma non faccio nessun nome, perché non li voglio bruciare prima del voto. Comunque, se vinciamo, abbiamo un candidato della nostra area moderata e di centrodestra”. Sulla lettera inviata dal leader del Pdl: “Non è la prima volta che Berlusconi comunica per via postale. Ha fatto molto bene anche stavolta. Era giusto inviare una lettera sul rimborso dell’Imu. Penso che siano dei grandi ipocriti e parrucconi coloro che ora fanno finta di scandalizzarsi per una cosa normale per la campagna elettorale, lo hanno fatto anche altri candidati. Poi c’è il paradosso di chi, come Ingroia, presenta un esposto alla Procura. Insomma, si vede che hanno paura di Berlusconi”. E, commentando le ultime parole di Napolitano sull’esclusione di un suo mandato bis, afferma: “Ho grande rispetto per le parole di Napolitano e ho un grande rammarico per l’elezione del capo dello Stato che avverrà a maggio. Il grande rammarico è non essere riusciti a far approvare l’elezione diretta del presidente della Repubblica da tutti i cittadini, perché è stata bloccata alla Camera dalla sinistra con il sostegno di Fini e Casini. Avremmo voluto che il prossimo capo dello Stato fosse scelto direttamente dai nostri concittadini”. E ancora. “Abbiamo perso in Sicilia perché siamo arrivati alle elezioni regionali divisi, abbiamo diviso i moderati e tanta gente non è andata a votare. Ora che abbiamo riunificato il centrodestra, siamo fiduciosi di un successo”. “Grillo – aggiunge - rappresenta un tentativo di assorbire un voto di protesta, non dicendo la verità sui suoi candidati. Tra i candidati grillini ci sono tanti che provengono dall’estrema sinistra, dai Comitati no Tav e dai centri sociali”. C’è la possibilità di dialogo con i grillini? “Noi pensiamo di essere autosufficienti, sia alla Camera che al Senato”. Infine: “Maroni vincerà in Lombardia, è stato un ministro molto stimato, siamo sicuri che ce la farà a diventare governatore”.