17.05.2014 -Presentato alla città il progetto SPRAR “Madonna delle Grazie”
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Si è svolto ieri, presso la Sala Polifunzionale dei Servizi Sociali in via dell’Architettura, un evento di presentazione e di sensibilizzazione sul progetto SPRAR "Madonna delle Grazie", dal tema “Accogliere ed integrare in rete”. L’incontro, molto partecipato dai cittadini e dai rappresentanti delle realtà assistenziali civili e religiose, ha avuto inizio con gli interventi di presentazione del progetto da parte del sindaco Piero Rustico e dell’assessore comunale ai Servizi Sociali Mary Ignaccolo. Il Primo Cittadino e l’Assessore hanno ripercorso l’iter che il Comune di Ispica, in qualità di Ente capofila, ha affrontato, presentando ed ottenendo l’ammissione a finanziamento del progetto denominato SPRAR – Centro di accoglienza “Madonna delle Grazie”, in riferimento al Decreto del 30/07/2013 del Ministero dell’Interno per la ripartizione delle risorse iscritte nel Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo, relativamente al triennio 2014-2016, e che costituisce il finanziamento per la realizzazione di progetti di accoglienza da parte degli enti locali in seno al Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati. Nello specifico, il progetto riguarda l’accoglienza, presso la struttura comunale sita in via Sardegna, dei richiedenti o titolari di protezione internazionale e dei loro familiari nonché degli stranieri e dei loro familiari beneficiari di protezione umanitaria ai sensi dell’articolo 32 del “Decreto procedure”. Il Comune si avvarrà della collaborazione, tramite convenzione, della Cooperativa Sociale Onlus “IntegrOrienta”, che è l’Ente Attuatore per la co-progettazione, organizzazione e gestione del progetto. La dottoressa Failla, presidente della Cooperativa, ha illustrato il funzionamento del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e, in particolare, i servizi che il centro “Madonna delle Grazie” è deputato a fornire loro. I servizi di accoglienza integrata e i servizi minimi garantiti, infatti, sono molteplici e riguardano, tra l’altro, l’accoglienza materiale, comprensiva di erogazione del vitto, fornitura di vestiario, biancheria per la casa, prodotti per l’igiene personale, la mediazione linguistico-culturale. Tra gli interventi, anche quelli di medici specialisti in malattie infettive tropicali e sub-tropicali: la dottoressa Cappello, che vanta una lunga esperienza di missione in Africa e nell'area di sbarco di Lampedusa, e il dottor Nunzio Storaci, Capo Dipartimento Medicina e Direttore U.O.C. Malattie Infettive dell'Ospedale Civile di Ragusa, hanno chiarito molti aspetti e sfatato alcune convinzioni sulla presenza dei futuri ospiti del Centro e sulla loro pericolosità dal punto di vista medico, chiarendo che è assolutamente inutile e dannoso creare allarmismi basati su preconcetti o errate convinzioni scientifiche. L'incontro è stato concluso dal momento del dibattito aperto, che ha ospitato molti interventi, soprattutto fra gli operatori delle realtà assistenziali e delle associazioni che, a vario titolo, intervengono sul territorio comunale per favorire l’accoglienza e l’integrazione. Al termine della presentazione, il sindaco Piero Rustico ha dichiarato: «Abbiamo voluto fare conoscere in modo adeguato, principalmente alle agenzie educative presenti nella nostra città, il progetto SPRAR “Madonna delle Grazie”, che prende il via nella struttura di proprietà del Comune che fino a poco tempo fa ha ospitato uno degli asili nido comunali, per fare in modo che i nostri concittadini abbiano consapevolezza piena della ricchezza e dell’importanza di questa iniziativa che l’Amministrazione comunale ha perseguito con grande impegno e forte determinazione. Oggi alla nostra comunità cittadina, attraverso questo progetto, viene offerta la possibilità di manifestare la sua riconosciuta propensione alla solidarietà e l’opportunità di avvalersi delle risorse messe a disposizione annualmente dal Ministero dell’Interno che favoriscono quella crescita economica utile per meglio rispondere alle esigenze e ai disagi di coloro che hanno bisogno di aiuto. Il soggetto che abbiamo scelto per l’attuazione del progetto, la cooperativa sociale onlus “IntegrOrienta”, ha già dimostrato grandi capacità professionali nella fase della progettazione e sono sicuro che altrettante capacità sarà in condizione di dimostrare nei tre anni di attuazione del progetto stesso».